Benny Green ci ha rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni riguardo a un tema che in Italia sta facendo discutere e che riguarda la pornografia, che è stata accusata di essere tra le cause e della “cultura dello stupro” e che è al centro del dibattito pubblico: “È una situazione particolare. Nessuno vuole promuovere il porno ai minori. Io in primis sono mamma e non sottopongo i miei figli a cose di questo tipo: cerco di educarli al rispetto, intanto a questo tipo di professione, che ovviamente non vado a promuovere nei loro confronti. Viviamo in una società dove neanche i social proteggono i minori: la supervisione dovrebbe essere fatta dalle piattaforme. Su PornHub e OnlyFans bisognerebbe chiedere il documento e non far entrare i minori. E non farei solo la verifica col documento su Instagram, Twitter e Facebook, ma l’iscrizione stessa, in modo tale che i minori non possano accedere neanche a questi social. Perché sono quelli in primo luogo a portarli a tutto il resto. Io cerco di insegnare ai miei figli di non guardare certe cose, perché certe immagini non sono adatte alla loro sensibilità”.
In particolare, la pornoattrice ha voluto commentare le parole di Rocco Siffredi, che intervenuto sul tema aveva dichiarato: “Perché hanno permesso la proliferazione di siti pornografici in rete accessibili e gratuiti, fruibili con facilità da ragazzini giovanissimi, trasmettendo loro messaggi distorti sulla sessualità? Blocchiamo tutti i siti porno in rete. Se necessario, mi offro come portavoce e accetterei anche la chiusura del mio sito. Per aiutare i giovani questo e altro”. Benny Green risponde così: “Rocco è una persona con cui ho lavorato e che rispetto tantissimo a livello lavorativo, però andare ad affermare “chiudiamo tutti i siti porno, anche il mio” è un’enorme ipocrisia, soprattutto se detto da una persona che ha basato la sua impresa su un tipo di merchandising miliardaria che è quello del porno. A me sembra che si stia facendo demagogia: diciamo una frase che vada bene a tutti e che ci faccia apparire buoni nell’opinione pubblica, quando poi in realtà viviamo di sex work, di siti e di piattaforme porno”
Per concludere la risposta a Rocco, Benny Green ha detto: “Quello che ha affermato lo trovo anacronistico. Io andrei ad agire sull’educazione e sui limiti dei social, non sul “chiudiamo i siti”. Non è possibile chiudere i siti. Andare a bloccare il guadagno? Io dico no. Che Rocco, che comunque è una persona di grande professionalità e di grande mercato, dica “chiudiamo tutti i siti, per primo il mio” è una gran cagata”.
