Negli anni duemila ebbe enorme successo un format che vedeva una giovane ragazza seduta su un grosso divano in pelle rispondere ad alcune domande prima di fare sesso con il regista davanti ad una telecamera. Si chiamava Casting Couch. All’epoca sembrava qualcosa di originalissimo, un format che ha probabilmente aiutato a sdoganare la passione per il filmato amatoriale.
Ma se vi dicessi che “The Casting Couch” è in realtà il nome di uno dei primissimi film porno, datato 1924?
La trama era pressoché identica a quella del format che conosciamo tutti, con la differenza che quello del 1924 era muto ed in bianco e nero.
Quando si parla di questo tipo di film, ci si riferisce a “Stag Films” o “Stag Movies”, un genere nato intorno agli anni ’20 (si dice che il primissimo possa essere datato 1915) e dedicato principalmente ad un pubblico maschile. Queste pellicole, assolutamente illegali ed immorali per l’epoca, nascevano per mano di giovani registi in erba in un periodo in cui le prime cineprese facevano capolino sugli scaffali dei negozi. Questi film venivano poi segretamente venduti a club di gentiluomini come il Rotary e le confraternite universitarie, che organizzavano dei veri e propri “Stag Party”. E a guadagnarci era il più delle volte la malavita.
Guardando a questi video, però, si evince chiaramente qualcosa che si sta andando perdendo, al giorno d’oggi: la spensieratezza.
Gli attori e le attrici, per lo più amatori o prostitute, erano realmente divertiti dall’esperienza. Le posizioni erano naturali, semplici, basiche, e le eiaculazioni avvenivano abbastanza a casaccio. Ma i sorrisi dei partecipanti erano autentici.
I ricercatori Al Di Lauro e Gerald Rabkin affermavano che questi film fossero “documenti di un passato amatoriale gioioso ed autentico. Un capitolo vitale nell’evoluzione del porno moderno.” Il fatto che l’industria del porno moderno sia appunto una vera “industria” rischia infatti di allontanare sia il fruitore che i performer dal senso di libertà e di naturalezza che dovrebbe essere alla base di questo lavoro. Ecco quindi un’ulteriore ragione per cui l’amatoriale ha sempre maggiori consensi.
Che il ritorno a una sorta di Stag Movies sia il destino del porno?
RyanX