Da giorni ormai stanno circolando parecchie notizie relative a Mia Khalifa e noi, in quanto Pornonauti, abbiamo il dovere di spiegarvi la vicenda riassumendola facilmente.
Il presupposto fondamentale è che Mia, ora 27enne, ha fatto porno solo per qualche mese quando aveva 21 anni, registrando poco più di una decina di scene e guadagnandone solo 12mila dollari: ciò lo aveva dichiarato lei stessa alla TV statunitense qualche mese fa, dove aveva anche denunciato le case di produzione con cui aveva lavorato di non essere state professionali (usando un eufemismo). Ciò che aveva più colpito il grande pubblico è stato però il suo pentimento: ha rinnegato quella parte di vita, che secondo lei le ha rovinato gli anni successivi privandola della sua libertà personale; lei aveva infatti sottoscritto un contratto per cui la proprietà dei video sarebbe rimasta alle case di produzione e, nel momento in cui aveva chiesto la rimozione del materiale pornografico, le era stato negato.
Ciò che Mia Khalifa vuole è, ridotto in poche parole, prendere proprietà dei suoi video per cancellarne la distribuzione. Ovviamente le case di produzione non glielo vogliono concedere: il suo materiale è tuttora fra i più cliccati e cercati sul web, una vera e propria miniera d’oro.
I riflettori dei media sono tornati alla ribalta negli ultimi giorni perché su change.org (sito dove si organizzano petizioni online) sono state raccolte quasi 2 milioni di firme a suo favore. Ma non basta: è guerra aperta fra lei e Bangbros, che Mia Khalifa accusa di sciacallaggio in quanto – afferma – “pubblicano le mie scene come se fossero appena state registrate e dunque nuove”. Bangbros l’ha querelata per diffamazione e la situazione non sembra risolvibile in poco tempo.
Dalle sue ultime dichiarazioni, inoltre, l’ex pornostar ha fatto chiaramente capire la volontà di far crollare l’industria, avendo tirato in mezzo anche Pornhub e Penthouse.