Da loro questo è diventato uno scandalo, ma per me è una cosa da niente. I messaggi di De Croo sono simili a migliaia di altri che mi arrivano ogni giorno. Molti di loro sono politici e sono famosi, per me è normale”: ha commentato così Eveline Dellai, pornoattrice italo-ceca, la situazione che la vede coinvolta in uno “scandalo” nazionale in Belgio.

Alexander De Croo, attuale premier belga, è infatti al centro delle polemiche dopo che è stata rivelata al pubblico una chat con l’attrice in cui provava a prendere un appuntamento con la Dellai. Al tempo De Croo era il ministro delle telecomunicazioni: ciò non basta, come dice anche Eveline, per parlare di “scandalo”. La polemica deriva perlopiù dalla condizione coniugale del politico, che era già sposato e con figli.

Eveline ha spiegato al Corriere Della Sera: “De Croo mi aveva scritto in occasione di un mio spettacolo in Belgio, chiedendomi di vederci. In quel momento non sapevo chi fosse e come avesse ottenuto il mio numero privato, così mi sono informata e mi hanno detto che era un politico importante. Da lì abbiamo iniziato a scriverci. Era un mio fan, voleva vedermi. Anch’io avrei voluto, ma tra i suoi impegni e i miei non siamo riusciti a organizzare. Così abbiamo chattato”.

Per la Dellai è normalità, per un politico decisamente meno (almeno pubblicamente): in Belgio infatti è montata la polemica per lo scambio di messaggi a cui, fra l’altro, non è seguito nessun incontro. Quindi la domanda è lecita: è giusto parlare di scandalo? Se sì, lo è solo perché Eveline è una pornostar? Se così fosse sarebbe abbastanza assurdo. Se si tiene conto invece del fatto che De Croo fosse sposato, be’, la situazione cambia.