« Conosci te stesso », questo è l’epitaffio inciso sul tempio di Apollo, a Delphi, in Grecia. Quante volte abbiamo sentito o letto questa frase? La troviamo ovunque, forse è tra le citazioni più abusate e usurpate dell’intera storia, ma manca qualcosa. Qui la prima domanda: cosa c’entra il dio Apollo col porno?
Il porno è parte integrante di questa società moderna che ha perso la propria conoscenza interiore di ognuno e questa citazione, inevitabilmente, solca l’animo di ogni individuo. A riguardo, è impossibile conoscere e vivere le proprie fantasie sessuali senza una profonda e introspettiva conoscenza di se. Solo che ci manca la seconda parte del messaggio di Delphi, quello più celato. L’epitaffio cita: « Conosci te stesso e realizza il tuo demone ma sempre: “Katà mètron” -secondo la giusta misura-. Se supererai la tua misura, preparerai la tua rovina ». Questa è solo una delle molteplici interpretazioni, ma regge il significato ultimo: il senso della misura. E qual è la misura nel porno? Non esiste, al momento. Questo messaggio completo, ci denota quanto abbiamo ancora bisogno di sviluppare il nostro demone, o meglio, la nostra virtù, la nostra follia, tutto ciò che ci rende unici.
Allora, dove sta il senso del limite nella nostra sessualità? Il viaggio verso la scena pornografica finale e definitiva è ancora lungo. Nel futuro, probabilmente non vedremo porno sempre più estremi su cui masturbarci, ma semplicemente verranno prodotti solo più porno, sempre più porno. L’etere sarà inondato di video, di performance sessuali sempre più intense e molto di più. Questa è una riflessione molto importante da prendere in considerazione, perché “dove ci stiamo dirigendo nel porno” non è la domanda giusta, più che altro bisognerebbe porsi una domanda individuale: “Dove posso arrivare io nella mia sessualità?”
Quando navighiamo in siti porno, cosa possiamo considerare ormai di veramente estremo? C’è già tutto. Ci sono scene di doppio fisting anale, aghi, cateteri giganti, ballbusting, prolassi e pratiche che, spesso e volentieri, potrebbero causare danni fisici se fatte senza conoscenza del limite. Eccola qui, la misura tanto citata dagli antichi greci. Un articolo uscito sul Times, commentava e descriveva come sarebbe diventato il porno nel futuro, notando un’esplosione della realtà virtuale. L’articolo denota un incremento di vendite di visori per la realtà aumentata dove, la persona s’immedesima in una realtà olografica e ogni desiderio può essere esaudito.
Una citazione molto importante di quell’articolo sta nel commentare questa domanda: « In futuro il sesso normale sarà obsoleto andando avanti di questo passo? » La realtà virtuale forse non sarà il futuro del porno, ma uno delle tante categorie che invaderanno i siti d’intrattenimento per adulti nei prossimi vent’anni. Forse la dinamica più interessante per capire il futuro del porno, sarà nello sviluppare questo viaggio come se fosse appena iniziato.
Il futuro del porno è ancora lontano, indefinito e il motivo è che troppe poche persone conoscono la propria sessualità. Se ripensiamo alla citazione del tempio di Apollo, chi, nel mondo moderno può dire di conoscersi fin nel profondo della propria sessualità? I siti pornografici sono inondati di film, pratiche e ogni tipo di fantasia sessuale, è lì, tutto a nostra disposizione e presto ne comprenderemo, forse, la forza. Abbiamo tutto, abbiamo intravisto ogni pratica estrema, abbiamo una visione dell’insieme: è il momento di iniziare questo viaggio.
Da dove partiamo?
Se ci soffermassimo sulla categoria porno più vista negli ultimi anni, non è un caso che sia proprio la categoria dei film amatoriali. Il film amatoriale ci fa sentire compresi; è il punto di partenza. L’amatoriale entra nelle nostre case; sono le nostre compagne, mariti, amiche, amici e tutto ciò che per noi è comprensibile. Partiamo da ciò che ci riconosce. Il porno ha iniziato ora a entrare nelle nostre vite, finalmente. Tralasciando i professionisti, l’amatoriale sta mettendo le persone di fronte alla sessualità nella ricerca e nel superamento di ogni blocco sessuale. Il sesso è tabù, e solo ora l’umanità lo sta distruggendo. Forse ci si sta muovendo ancora a mosca cieca e probabilmente nel futuro della pornografia ci saranno errori. Gente supererà il limite, per alcuni ci saranno conseguenze, per altri nulla di tutto questo e per altri la scoperta di se stessi e dei propri piaceri orgasmici. È l’umanità che finalmente si prende il suo ruolo, che capovolge i tabù. Siamo di fronte alla più grande rivoluzione sessuale dopo gli anni ’60. E sarà spietata, trucida, letale, divina, bellissima e piena di scontro sociale; ma è il futuro.
Il futuro della pornografia non sarà tanto nella pratica sempre più estrema, ma nella conoscenza della propria sessualità. Siamo ancora ai porno amatoriali nel nostro intimo, ancora ci vergogniamo spesso delle nostre perversioni e abbiamo bisogno di un proliferare continuo di porno per non sentirci inadeguati, come se gli attori e le attrici di quei film fossero i nostri angeli custodi o spiriti guida. Al momento, il grande insegnamento che dobbiamo apprendere dal mondo hard, è l’assenza di giudizio per le persone, e ora, nel mondo, ci sarebbe un gran bisogno dell’assenza di giudizio verso gli altri essere umani.
Futuro: che influenza avrà il porno nelle nostre vite?
Positiva e negativa. Spietata e benevola. Distruttiva e costruttiva. Siamo all’inizio del viaggio; la meta di questa moderna odissea è ancora ignota, ma il futuro prossimo è sempre più tracotante di filmati porno, come persone curiose che vogliono conoscere tutto e scoprire tutto; e una volta scoperto tutto, finalmente dirigersi nella casa della nostra sessualità più intima, dentro la nostra misura.
Come scoperemo in futuro? Guardiamo porno, e lo scopriremo.
D’altronde, cosa c’è di più perverso ed estremo della nostra più intima e individuale fantasia? Forse il futuro del porno è lì, nell’anima di ogni singolo individuo.