La vittoria di un Pornhub Award da parte di Danika Mori, è il completamento di un percorso iniziato anni fa dalla coppia che ha reso il porno amatoriale mainstream e degno di rispetto.
Parlare di Porno Amatoriale è sempre un terreno scivoloso, in quanto, molte attrici o attori non vedono in loro una figura professionale, con dietro case di produzione e set professionali, ma solo qualcuno che fa qualche “video in casa”.
La realtà ormai sta dicendo altro, la qualità dei video è sempre migliore, i protagonisti sono spesso di una bellezza fisica degna di nota e i loro social hanno sempre più follower, senza parlare dei canali privati di OnlyFans.
È un vero e proprio movimento diventato in pochi anni una delle categorie di riferimento nel mondo dell’intrattenimento per adulti, e questo che si voglia dar contro o no, è la realtà, sono le views di questi video a parlare, e i numeri (spesso) hanno ragione, o almeno non si possono discutere.
Una delle tante cose meravigliose di questa categoria, la ritroviamo in queste coppie che decidono di intraprendere il percorso dell’amatoriale. Sono coppie felici e enormemente innamorate; tracotanti di una felicità pura, così rara e bella che nella maggior parte di tutte le coppie e i matrimoni non si vede nemmeno col binocolo.
Così sorgono spontanee alcune riflessioni o domande:
una di queste è: cosa ci sta dicendo questa sempre più crescente visione di porno amatoriale?
Se provassimo ad analizzare la cosa, penso che finalmente si stia intravedendo (ancora da lontanissimo) la normalizzazione della sessualità, nella sua natura più semplice.
Prendo il bellissimo esempio di Davcina, ragazza laureata che vive allo stesso tempo la carriera dell’hard, in lei vive una forma estrema di ribellione al mondo attorno a noi, è bellissimo, quasi sublime. Assomiglia alla storia di alcuni eroi da romanzo, quelli che decidono di ribaltare il sistema, a cui il pubblico si affeziona subito. In una società utopica e ideale, non ci sarebbe nemmeno da argomentare questa dualità tra una vita normale e una da pornoattrice, perchè decidere di fare porno vuol dire comunque vivere una vita normale, ed è intollerabile che una persona che decida di fare porno amatoriale rischi l’esclusione dalla società.
Ma la bellezza del porno amatoriale è che entra nella tua stanza da letto, si immedesima in te, nella tua relazione e da un’idea più reale della sessualità, come a volerti accompagnare nella tua accettazione, nello scardinamento dei tabù e di tutta l’inutile dogmaticità che vive nel mondo attorno a noi.

Possiamo riflettere a lungo su tutto questo, soprattutto perché è qualcosa che si rivela sano, eccitante e che da alla coppia ancora più intimità, come ritrovarsi soli contro il sistema, contro le leggi intorno a noi, (ripeto: eroi), facendo riflettere la gente che un porno non potrà mai fare del male a nessuno, che siamo persone e non gente “poco di buono”, o peggio: giudicabile.
Chi decide di intraprendere il porno amatoriale, merita una doppia riconoscenza perché è solo contro tutti i giudizi che dovrà sopportare, subire e spesso – nei casi più beceri – dovrà pure affrontare anche licenziamenti dal lavoro e chi più ne ha più ne metta.
Così la domanda nasce spontanea: come può essere giudicabile una persona che decide di fare porno? Razionalmente, che male o che danni può causare alla società?
Perché non è accettata come figura? E come mai invece accettiamo la figura della violenza in generale?
Perché un militare è accettato e una persona che fa sesso no?
Se si prova a vedere la cosa da qualsiasi punto di vista, una società che accetta la violenza e non due persone che fanno sesso è una società profondamente tossica. (Ancora non esiste una teoria che possa controbattere questa affermazione).
Ecco contro chi e cosa inconsciamente stanno lottando (senza saperlo) queste persone che decidono di viversi la loro vita nel mondo dell’intrattenimento per adulti, bisognerebbe dare una medaglia a queste persone, perché ci stanno donando qualcosa di immenso: nessuna persona deve essere giudicata.
Allora ripeto la parola: eroi, o meglio, i nuovi eroi. Perché oggi è giusto combattere contro il giudizio, contro le diversità.
L’amatoriale ci urla dentro che possiamo farlo, possiamo accettarci, che siamo persone.
I dati di questa categoria sono sempre in crescita, e continueranno ad esserlo, così come la qualità delle scene, e tutto questo è salutare per tutti.
Metyu