Se partissimo dal concetto più profondo e puro della parola: estremo, capiremmo fin da subito molto della cultura Europea. Estremo deriva dal latino Extremus, superlativo di Exter: –quello che sta fuori-.
Gli Europei, a differenza degli altri popoli, sono sempre rimasti affascinati e quasi sospinti da una forza più forte di loro stessi, nella ricerca verso quello che sta “Oltre il limite”. La costante ultima e unica di questo popolo è appunto la scoperta; e chi, meglio di Ulisse può raffigurare questa figura dell’Europeo? Astuzia, pazienza e l’ossessione per il sapere erano le sue armi migliori.
Troviamo la figura di Ulisse in molti racconti nel corso della letteratura europea dopo Omero. Dante, Pascoli, Joice, D’annunzio, per citarne alcuni, e ognuno di questi giganti della letteratura, dona al personaggio Omerico un ruolo diverso, ma sempre unendo la sua anima nella ricerca per la scoperta ultima; estrema. Ricordiamo come Dante, nel suo canto XXVI, incontri Ulisse nel girone dei consiglieri fraudolenti, e qui il nostro eroe greco racconta al Sommo Poeta di come il suo desiderio di conoscenza era più forte del debito d’amore che aveva nei confronti di Penelope e del figlio Telemaco, e di come partì alla volta dei confini del mondo allora conosciuto: le colonne d’Ercole. Ulisse annegò in quel viaggio, come se la scoperta ultima non fosse concessa agli umani. In Europa, quest’anima è sbarcata fino al Porno.
Il genere Extreme può appartenere solo agli europei perché, a differenza di tutti gli altri, la letteratura di Ulisse scorre nelle vene di quest’antico popolo; il gettarsi oltre i limiti, è una questione prettamente europea. Nel continente americano, dove il porno è un’industria ricca come nessuno al mondo, l’Extreme vende meno, ma non tanto perché non sono in grado di farlo, quanto perché manca la cultura di scoperta per scavare nelle pratiche di questo genere.
Negli Stati Uniti abbiamo l’apparenza, lo show. Possiamo ammirare la bella fotografia, un ambiente perfetto e posti magici solcati da attrici bellissime.
L’europeo non ha bisogno di ammirare la recitazione. In Europa c’è la necessità d’immergersi nella scoperta del limite, certamente anche sessuale. Non c’è tempo per il teatro oppure lo show. Per il teatro l’europeo ha Puccini, Shakespeare e la grande tragedia greca. Il pubblico pornografico del vecchio continente ha bisogno di andare oltre. Non è un caso che quasi tutte le produzioni Extreme le troviamo in Europa.
La casa di produzione Legal Porno/Anal Vids negli ultimi anni sta spopolando nel genere Extreme. I suoi video, appunto, sono incentrati su scene di solo sesso anale, DAP (double anal penetration), tripla anale, dilatazione, pissing, deep-throating e tutto ciò che tende a superare la scena pornografica convenzionale. Il tutto è principalmente per il mercato europeo. Pratiche che probabilmente solo agli europei appartiene la cultura per farlo.
In America il porno si basa principalmente su sesso vaginale, anale e, a differenza dell’Europa, ci sono più video di squirting; ma difficilmente troviamo scene in cui s’inseriscono dildi sempre più grandi nell’ano. L’America è ancora nella fase di esporre al mondo chi essi sono, e quindi mettono nei film molto dialogo, location e recitazione. Quasi come se fosse uno spot pubblicitario per i turisti.
Venite in America. Qui è tutto bello e le donne sono le più belle del mondo –
E’ un popolo giovane a differenza di quello europeo.
A loro manca la storia teatrale che abbiamo noi. Se per l’europeo il parametro della letteratura e dell’arte sono Michelangelo, Pirandello, Wilde. Loro possono vantare solo una grande cultura di arte moderna legata all’individualità della storia personale.
Quindi perché l’Extreme è prodotto e venduto così bene in Europa?
Può anche esistere nell’anima di questo popolo un sentimento di noia. L’Europeo ha prima conquistato il mondo e poi l’ha evangelizzato. Più di tremila anni di storia. Millenni di guerre e ora eccoli lì, senza aver risolto nulla. A questo popolo è forse rimasta l’ultima perversione, il feticcio per l’estrema conquista: la mente umana.
Fin dove può spingersi la perversione?
Quanti cazzi ci stanno all’interno di un altro corpo?
Quanto può resistere una persona al BDSM e le sue pratiche estreme di masochismo, soffocamento, dolore e sadismo?
Le domande sono cambiate. Tutta la letteratura è crollata e non sono rimaste che le macerie di domande inerenti all’estremo di ognuno.
Fin dove posso spingermi? Ecco la domanda.
Questa era la domanda che si poneva Ulisse e di cui noi ne siamo figli.
L’epico personaggio viaggia verso il superamento delle colonne d’Ercole, l’abbandono della tanto amata Itaca, la Famiglia, il figlio, il suo regno. L’Europeo tende ad abbandonare tutto per la ricerca estrema, dell’approdo ultimo che si nasconde nella nostra mente così profonda. Cosa c’è oltre le colonne d’Ercole della mia mente che delimitano la mia perversione finale? Ulisse ha trovato la morte, e agli europei che cercano il film con la “pratica” più estrema cosa troveranno? Cosa gli costerà? Ulisse abbandona anche il viaggio in verticale verso il cielo e l’assoluzione religiosa viaggiando da orizzonte a orizzonte nel suo viaggio di sola ragione e scoperta. Probabilmente anche la nostra anima che ricerca l’estremo nel porno viaggia in quella direzione. Si viaggia in orizzontale, abbandonando quello verticale ovvero, religioso.
Cosa ci aspetta? Forse il più grande abisso dell’anima. Forse siamo schiavi della storia, a differenza del continente Americano che ancora vive nella sua crescita, nella sua adolescenza dove, l’unica cosa che conta è apparire. Per l’Europa è diverso; ha la conoscenza e la consapevolezza per viaggiare in questo mare profondo e tenebroso che è la pratica sessuale in cui ogni volta si deve superare il limite precedente.
Quindi, per concludere: perché solo l’europeo può spingere il porno oltre i limiti? La risposta è che dopo il crollo di ogni sogno, dove la noia solca il mare delle nostre anime, ci vien da chiederci: cosa è rimasto dopo cinquemila anni di storia nell’anima dell’europeo? Ulisse, niente di più.