Il porno, per fortuna o per sfortuna, è entrato ormai a pieno ritmo all’interno e nell’intimità di ogni persona. Ricordiamo che persona in latino vuol dire maschera, e se la relazione è frutto di una condivisione d’emozioni tra due persone, il ragionamento socratico ci porta alla conclusione che in realtà la relazione sentimentale non è altro che un rapporto tra due maschere; in pratica, stiamo assistendo a una recita dell’asilo.
Il porno ormai è all’interno dell’intimità di ognuno; basti pensare che il solo PornHub fa centinaia di milioni di accessi giornalieri; già con questo dato possiamo capire quanto il porno e la sua non accettazione come tabù vivano in maniera permanente in ogni persona.
Spesso, si ha la cattiva abitudine di negare la visione di materiale pornografico di fronte al proprio partner, senza considerare la forza distruttiva della pornografia. Pensiamo di averne il controllo, ma lo spettro del porno è lì, pronto ad attaccarci.
C’è un problema colossale all’interno delle coppie nell’età moderna. Come si fa a tenere a freno le proprie fantasie nel mondo moderno in cui è ormai crollato ogni pudore sessuale? C’è una forte spaccatura.
La domanda sorge spontanea: cosa può accadere a una coppia quando il porno inizia a essere una presenza ingombrante?
La dottoressa Ferrari, psicologa e psicoterapeuta sistemica, ci mostra come si possa vivere un grosso paradosso nella scoperta delle fantasie sessuali del nostro partner tenute nascoste per vergogna.
« Se uno dei due partner scoprisse una cronologia dove si sono viste categorie porno e annesse pratiche, si assisterebbe a uno sconvolgimento emotivo e capovolgimento della percezione che abbiamo dell’altra persona ».
La scoperta delle fantasie mai ammesse del nostro partner, possono creare un grande paradosso.
Tutto si tramuta nella vergogna, che è una mancata accettazione sociale della nostra identità.
Il fulcro risiede nell’identità che l’altra persona ha nei confronti del partner. Se la mia identità come fidanzata o fidanzato crolla, io non so più con chi sto condividendo la relazione, quindi, chi è questa maschera con cui divido la mia vita?
Sempre la Dottoressa Ferrari ci illustra come la scoperta di una nuova identità sessuale del nostro partner possa avere molteplici reazioni.
« Tra le molteplici variabili interpersonali, tre sono quelle che emergono maggiormente. Nella prima reazione abbiamo l’indifferenza. Il partner rimane completamente anonimo a tale scoperta, decide di rimanere in silenzio per non squilibrare nulla del rapporto ».
La seconda è l’accettazione; qui abbiamo la situazione in cui il partner si ritrova accettato e il porno entra nella coppia senza creare grandi scompensi emotivi nell’equilibrio della relazione. Probabile si proverà a soddisfare le voglie del partner.
Nella terza situazione invece, abbiamo la vera e destabilizzante reazione ovvero, la squalifica. Il concetto è semplice ma spietato: « Io cambio la mia idea che ho di te! » , e conclude: « A questo punto, bisogna vedere quale sia il patto implicito di coppia ».
Chiedo alla Dottoressa Ferrari in cosa consiste questo patto di coppia.
« Il Patto implicito è la motivazione inconscia del perché sto con te. Può essere che una delle due persone sia alla ricerca di accudimento e l’altro partner abbia come caratteristica inconscia quella di accudire il proprio partner. Raffigura il legame nella sua essenza. La figura del partner va a soddisfare un bisogno inconscio dell’altro ».
Chiedo alla Dottoressa Ferrari di farmi un esempio pratico.
« Come mai alcune relazioni extraconiugali finiscono non appena uno dei due partner cambia ruolo? Perché il patto implicito era sostenuto sul fatto che una persona recitava il ruolo di amante e l’altro del traditore, una volta disciolti i due ruoli, avviene il dissolvimento dell’idea che avevo del mio partner e può realizzarsi, appunto, la squalifica citata pocanzi »
In tutto questo gioco di nervi e psiche, esiste poi il più grande gioco forza della relazione: la variante sessuale; che può vivere nell’accettazione o nella non accettazione di essa. Per paura di perdere l’identità del patto implicito ci ritroviamo a cancellare la cronologia dopo che abbiamo guardato filmati porno in cerca di ciò che veramente ci eccita. Vogliamo provare il BDSM ma non riusciamo nemmeno a parlarne col partner per la semplice paura della vergogna, probabilmente è l’assurdo delle persone. Dopo la scoperta delle fantasie più intime ci si chiede se siamo all’altezza di quella scoperta.
Se scoprissimo che il nostro partner nutre fantasie bisessuali, potremmo scoprirci inadeguati perché ci porremo la domanda se veramente gli sto dando soddisfazione sessuale, oppure la sua è tutta una finzione.
Ed ecco la domanda che fa crollare la relazione: chi è la persona che ho al mio fianco?
Con l’aiuto della Dottoressa Ferrari proviamo a rispondere: « Quando abbiamo un dissolvimento d’identità verso il nostro partner, bisogna avere la forza d’immergersi nell’abbandono dei pregiudizi individuali. Compito arduo e difficile per chi non ha una cultura d’introspezione, o non ha mai fatto terapia ».
Esiste un argine nella relazione che possa proteggere da questa forza che è la pornografia e possa trasformarsi in una forza positiva?
« Si, bisogna avere la forza di un’identità fluida. Un leggero fluire nel mondo ».
Il concetto d’identità fluida, lo possiamo forse legare al sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman, anche se qui viaggiamo a un livello molto più introspettivo in quanto, la società in cui viviamo è antiquata e ancora rigida sulle sue idee. Per concludere: come possiamo resistere a questa forza così distruttrice e allo stesso tempo generatrice che è il Porno?
Mi piace immaginare il porno come una bomba che entra in mare. Se abbiamo la forza di essere quel mare, accetteremo quella bomba con semplicità, ricevendo l’esplosione senza lasciare che distrugga tutto ciò che noi siamo. In fondo, più ci avviciniamo a una vita fluida, piena di cambiamenti continui, libera dal cementificarsi delle nostre idee stantie, immersi nel dubitare e nella curiosità della ricerca, allora potremmo vivere questa forza del Porno e assaporarne tutti i benefici che possono essere all’interno di ogni singola fantasia che ci fa sentire divini e liberi. Se invece arrivasse questa bomba ed esplodesse contro un nostro muro, innalzato per proteggere le nostre idee stantie, creerebbe un’esplosione distruttiva, donando a noi stessi e alla nostra relazione una distruzione. Il porno è più forte delle nostre idee stantie, esso distrugge senza pietà perché arriva fin nel profondo della nostra più oscura prigione del vizio. In contrapposizione invece, il porno rigenera e diventa un arricchimento se ad accogliere la sua potenza abbiamo un mare profondo e pronto ad accogliere l’esplosione. Forse bisogna avere il coraggio di essere fluidi, di essere acqua e, come onde, rigenerarci nella ricerca del nostro io sessuale più profondo.
Perché il porno potrà anche gettare la sua bomba nel nostro mare dell’anima, ma la calma trasognata degli oceani si ricomporrà dopo la sua esplosione senza lasciare cadaveri e distruzione, ma solo calma e nuova vita.
Metyu