Con Ryan X abbiamo parlato del porno italiano, della sua situazione e dei suoi problemi attuali, il confronto con l’estero e le differenze fra essere attore ed essere regista.

Sono Ryan x, sono un attore e regista hard indipendente. Nei miei video cerco di portare un porno ‘diverso’, che possa prima stuzzicare la mente di chi guarda. Gioco molto con le espressioni delle attrici, spesso inquadrate in POV, in modo che ci si possa immedesimare al massimo nei miei video. Come attore ho avuto la fortuna di lavorare con mostri sacri del porno italiano ed internazionale, come Andy Casanova, SpicyLab, LittleCaprice e GGG, ma essere dietro la videocamera e realizzare in video le mie fantasie mi diverte un po’ di più.

Quali sono le difficoltà e, allo stesso tempo, i vantaggi di lavorare da indipendente?

“Lavorare da indipendente ha i suoi pregi e difetti. Se da un lato ho tutta la libertà di gestirmi il lavoro come voglio, contattare le attrici che più mi piacciono e girare le scene che voglio, dall’altro devo fare i conti con il budget, che attingo dalle “riserve personali”. Avere una produzione che paghi le spese sarebbe sicuramente più comodo, ma mi darebbe troppi paletti.”

In cosa il porno italiano è diverso da quello estero? Nel bene e nel male

“Purtroppo il “porno italiano” è ancora troppo legato alla vecchia scuola. Le
nuove produzioni nazionali sono ancora troppo di nicchia e devono sgomitare per farsi notare. Ci sono molte idee interessanti, ma non tutti riescono a
crearsi un proprio pubblico. All’estero è molto diverso, soprattutto per un discorso economico. Noi dobbiamo fare i conti con regole obsolete e bigotte e con una tassazione che taglia le gambe, cosa che rende tutto più difficile.”

Com’è stato intraprendere questa carriera? Quali errori, tornando indietro, non commetteresti?

“Tornando indietro non penso che vorrei rinunciare agli errori che ho commesso strada facendo. È sempre esperienza. Forse però inizierei prima, credendo molto di più nella mia visione.”

Cosa non deve mancare ad un’attrice porno? Quali caratteristiche pensi siano fondamentali per diventare una star?

“Una caratteristica fondamentale deve essere l’espressività. Non basta essere “porca” o non avere limiti in campo sessuale. Se davanti alla telecamera non trasmetti eccitazione non puoi dirti “attrice”. Che tu faccia porno o commedia, la capacità di interpretare un ruolo è alla base. Inoltre una buona dose di umiltà non
guasta mai. Fare un paio di video con una produzione per cui non sei che un numero non fa testo, in termini di carriera. E solo con umiltà e professionalità si possono raggiungere alti livelli. E lo dico per
esperienza.”


La cosa più strana/divertente che ti è mai successa sul set?

“Essere attore, regista e produttore mi mette sempre in prima linea, al punto che difficilmente mi perdo i ‘bloopers’. Solo che rispetto al cinema ‘vero’, scoppiare a ridere durante una scena di sesso può diventare esilarante. O scivolare sul proprio sperma sul pavimento e finire per terra…”

Come ti immagini il porno tra 10 anni? In che direzione sta andando?

“Credo che tutto stia cambiando in maniera radicale. Un po’ come per la musica, internet e la fruizione gratuita stanno cambiando le regole del gioco. Quello che sto notando, però, è che sempre più utenti pagano volentieri per un contenuto esclusivo. La linea di demarcazione potrebbe essere questa.
Da un lato un porno più ‘semplice’ a disposizione di tutti. Dall’altro prodotti più esclusivi e curati a pagamento.”


Un consiglio per chi vuole diventare regista o attore?

“Il consiglio è di cercare il proprio ambito e creare qualcosa di diverso dai canoni. Non improvvisarsi, lavorare in maniera professionale e rinnovarsi sempre.”