I Sex Toys sono ormai parte integrante della nostra società. Possiamo trovarli praticamente ovunque e sono diventati routine nella vita di coppia o del piacere personale di ognuno di noi. Le persone ne parlano sempre di più e sono entrati negli argomenti serali nelle cene tra amici e amiche.
Negli ultimi anni si sono create e sviluppate vere e proprie situazioni d’incontri di gruppo, la famosa valigia Rossa, dove tra un drink e molte chiacchiere si parlava di Sex Toys per poi procedere all’acquisto. Anche il termine Sex Toys è fortemente entrato nel nostro gergo abituale, ma cosa c’è dietro a questo meraviglioso mercato fatto di riservatezza e discrezione?
Sono andato da Elena, proprietaria del Sexy Shop “Voglia” a Savona, e mi sono fatto raccontare un po’ di questo mondo.
Elena, Partiamo subito dalla domanda base. Da quanto tempo fai questo lavoro?
Ho aperto Voglia Sexy Shop nel 2006, quest’anno sono quindici anni di attività.
Complimenti, e in questi quindici anni, com’è cambiato il mercato e come mai hai deciso di intraprendere questa attività?
Mio padre aveva una videoteca; a diciotto anni iniziai ad aiutarlo. Aveva chiaramente l’angolo Hard. Poi è iniziata una richiesta di oggettistica e da lì è partito tutto. Il mercato in questi quindici anni è cambiato tanto.
Subito una domanda che m’incuriosisce. I DVD si vendono ancora? Quando si entra nei sexy shop si vedono pareti di DVD in offerta, come se non vedeste l’ora di liberarvene. M’immagino magazzini di DVD hard che mai si venderanno.
Per quanto riguarda i DVD c’è ancora un piccolo mercato di nicchia. Quasi da collezionisti. Alcuni clienti sono rimasti fidelizzati al DVD. Attendono le uscite e di solito ci sono sei o sette uscite tutti i mesi. Non si vendono più come prima chiaramente; l’avvento d’internet ha cambiato tutto, ma c’è comunque un mercato.
E la clientela di questa nicchia legata ai DVD è comunque più grande? Dai quarant’anni in su?
Si principalmente persone che non hanno dimestichezza con internet o persone con famiglia e un solo computer in casa, quindi per evitare di far ricerche, vengono ad acquistare i dvd.
Tornando un attimo alla domanda di prima. Com’è cambiato il mercato in questi anni dopo l’avvento di internet?
I sexy shop online hanno chiaramente rivoluzionato tutto il mercato. Nel 2006, quando ho aperto, c’erano moltissime fiere, basti pensare al Mi-sex, oppure anche tantissime fiere all’estero dove sono sempre stati più avanti come mercato e mentalità. Dopo la morte di Schicchi in Italia non si sono più fatte fiere e anche dall’estero non mi arrivano più inviti. Internet offre ogni prodotto possibile e nella massima riservatezza.
Domanda alla Montemagno: Attualmente, visto il mercato, se una persona si alzasse una mattina e avesse la follia di aprire un sexy shop cosa gli consiglieresti?
Che è un folle, sicuramente. Oggi una persona che entra in un sexy shop fisico cerca sicuramente professionalità e qualità. Io negli anni ho sempre puntato su prodotti di media/alta qualità, in quanto, voglio essere sicura che il cliente rimanga soddisfatto dall’acquisto. Punto quasi a essere una consulente così da guidare il cliente verso l’acquisto migliore per lei o lui. Scelgo sempre prodotti con materiali certificati e di qualità. Diciamo che il cliente si deve fidare di te, e vedere in te un professionista. Quindi, solo alta qualità, in tutti i sensi. Il cliente deve sapere cosa sta comprando.
Ora domanda classica: Prodotto più venduto?
Rimane il vibratore classico. Le donne lo acquistano per se, o da regalare alle amiche e i maschi lo acquistano per regalarlo alla partner.
Lunga vita al vibratore quindi.
Sì, poi negli anni si sono sviluppati sempre di più. Ormai sono tutti a batteria, con telecomando a distanza.
Il progresso è arrivato anche lì. E per il mondo BDSM?
Si vendono le solite manette e qualche costrittivo. Chiaramente nel periodo di 50 sfumature ricordo che si vendevano le palline a secchi interi, un boom incredibile. Poi il mondo BDSM è molto vasto e per oggettistica come frustini, castità e altra oggettistica abbiamo più un mercato di nicchia. Diciamo che il mercato BDSM o dei sexy toys particolari, magari quelli xxl, abbiamo un mercato che va a ondate o di nicchia.
Nelle scuole l’educazione sessuale è tabù e ai ragazzi rimangono i porno che possono dare un’idea sbagliata del sesso. I ragazzi iniziano ad avvicinarsi al mondo dei sexy toys e nel contempo, vengono da te a chiedere consigli?
Si. Ultimamente si stanno avvicinando a questo mondo. I ragazzi iniziano ad entrare chiedendo consigli e provo a spiegare loro quanto più possibile su come vivere al meglio l’esperienza o l’oggetto che vorrebbero acquistare. Vorrei renderli tranquilli e sicuri. Poi, cosa molto bella, acquistano.
Organizzi anche incontri per parlare di sexy toys nel tuo negozio?
Si, Prima del Covid, organizzavo qui in negozio degli aperitivi con la clientela femminile dove spiegavo i miei prodotti, non solo per il piacere ma anche per la salute degli organi o del pavimento pelvico per fare un esempio. Spesso molti toys sono utili anche per la salute dei nostri organi sessuali, ogni tanto mi arrivano ragazze mandate dal ginecologo.
E la tua clientela come si divide?
Direi un 50/50.
E acquistano in modo diverso maschi e femmine?
La clientela femminile acquista più per se stessa e il proprio piacere, ed è più a suo agio per l’acquisto, mentre l’uomo acquista più per regalare, difficilmente è a suo agio nel comprare per se stesso.
Che differenza c’è tra il mercato italiano ed estero?
Sicuramente all’estero sono più avanti e c’è più mentalità verso l’acquisto di toys. In Italia abbiamo un grande importatore che è l’ATV. Fornisce prodotti di qualità e propone estrema serietà. Poi ATV è un’azienda che ha un commercio mondiale di Toys. Dipende sempre il negozio cosa vuole proporre e dalla propria clientela.
Per concludere non mi resta che ringraziarti e farti i complimenti per la tua attività.
Grazie a te e continuiamo a parlarne di questo mondo. Open mind!
Per chi volesse scoprire il sexy shop Voglia di Elena, qui la pagina Instagram.
Metyu